giovedì 8 settembre 2011

Contaminazione nelle regioni di Saitama e Chiba

Il fiume Arakawa
Domenica scorsa mi sono recato sulle sponde del fiume Arakawa per misurare la quantità di radiazione presente vicino alla città di Wako. Nel mesi scorsi i depositi di materiale radioattivo si erano accumulati nelle fogne e negli scarichi delle acque piovane, per cui ero curioso di verificare se questo effetto fosse ancora misurabile. Il fiume si snoda nella regione di Saitama prima di sfociare nella baia di Tokyo ed è meta di molti giapponesi che vi praticano tutti i tipi di sport. Inoltre è ricco di risaie e campi coltivati.
Nei  quattro - cinque chilometri che ho percorso la radiazione ambientale era bassissima 0.06 microSv/h (a Roma è 0.3 microSv/h). E' stato possibile misurare qualche incremento in prossimità del terreno (sino a 0.2 microSv/h), ma nulla di eclatante.  Anche i corsi d'acqua, gli alberi ed i canneti non hanno mostrato valori che superassero gli 0.2 microSv/h già citati.  Non vi è dunque traccia di materiale radioattivo accumulato nel terreno. Ovviamente per fare una misura più accurata andrebbe preso un campione ed analizzato in laboratorio, ma l'effetto sull'uomo è comunque trascurabile. Anche le montagne di pula proveniente dai chicchi di riso non mostra tracce apprezzabili di radiazione.



Il depuratore sulle rive del fiume
Arakawa, vicino a Wako
Al ritorno mi sono trovato a passare vicino ad uno dei depuratori d'acqua (in uno di questi erano stati rivelati all'interno degli edifici valori alti di radiazione). A circa 50 metri di distanza le letture erano tutte intorno a 0.1 microSv/h. Se c'è rimasto materiale radioattivo accumulato all'interno dell'edificio, da fuori non è rivelabile.





Nei primi di settembre ho visitato l'istituto di raggi cosmici (ICRR) presso il campus dell'università di Tokyo a Kashiwa-no-ha, nella regione di Chiba lungo la linea dello Tsukuba express.
Quella regione era stata colpita maggiormente dalla nube radioattiva, complici i venti e la posizione più a nord. Anche in questo caso non vi sono state letture degne di preoccupazione: 0.04microSv/h negli uffici, 0.1microSv/h all'aperto e nei prati. Uno solo caso ha mostrato la presenza di hot spot  o punti caldi: sotto ad uno degli alberi, dove la terra era stata liberata dalle erbacce, le misure hanno dato 0.6 microSv/h. Un numero assolutamente trascurabile (sia per valore sia perché  circoscritto a circa mezzo metro quadro) ma che mostra  come la radiazione si depositi e si accumuli in maniera molto discontinua da luogo a luogo.

Nota: dato che kawa in giapponese vuol dire fiume si dovrebbe dire fiume Ara (è come dire deserto del Sahara)...




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