venerdì 7 ottobre 2011

Contaminazione del cibo in Giappone - aggiornamento

Negli ultimi mesi sono continuate le misure di radioattività nel cibo e nell'ambiente:
Alcuni cinghiali hanno riportato quantità di Cesio sopra la norma (2200 Bq/kg contro i 500 Bq/kg di soglia): anche al tempo dell'incidente di Chernobyl gli animali selvatici, nutrendosi di funghi e piante selvatiche, tendono ad accumulare grosse quantità di Cesio. 
Nel rapporto mensile di una delle Coop giapponesi, nessun altro prodotto ha mostrato quantità di radiazione sopra la soglia, anche se funghi (circa 90Bq/kg), castagne (circa 30 Bq/kg), pere ed uva(2Bq/kg) mostrano la presenza di Cesio. 
La decisione di consumare o no un particolare cibo è individuale, ma dovrebbe tener conto anche della quantità che viene ingerita: in questo senso la carne di cinghiale, oltre ad essere già sopra la norma è particolarmente pericolosa. 


E' inoltre di oggi la notizia di elevate quantità di materiale radioattivo riscontrate negli inceneritori di Kashiwa, nella prefettura di Chiba a nord di Tokyo: 70800 Bq/kg (e 28000Bq/kg a Nagareyama, a poche fermate di treno). In questo caso - riporta il Japan Times - il problema risiede nell'elevata temperatura cui vengono bruciate le scorie, che rimuove grandi quantità d'acqua concentrando il Cesio in una massa minore, sino a superare la soglia di 6000 Bq/kg  oltre la quale non può essere sotterrato con il resto delle scorie. 

Il volantino della Coop riporta anche una conferenza (in giapponese) su come  si possono  proteggere i cibi preziosi per la vita dell'uomo: chi è interessato può scrivere o telefonare ai riferimenti nell'immagine allegata.

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