mercoledì 6 marzo 2013

Le fiamme dell’oblio: distrutta la Città della Scienza di Napoli

The Burning of the Library at Alexandria in 391 AD, illustration from 'Hutchinsons History of the Nations', c.1910 (litho), Dudley, Ambrose (fl. 1920s) / Private Collection / The Stapleton Collection / The Bridgeman Art Library (da wikipedia)

La notizia dell'incendio alla città della scienza di Napoli ha colto tutti (qui BattistonCattaneoNicodemo) di sorpresa e aggiunto un ulteriore colpo allo sconforto che permea il mondo dell'università e della ricerca a seguito dei terribili tagli degli ultimi anni. L'incendio - molto probabilmente doloso - ha distrutto uno dei più importanti centri didattici e di divulgazione della scienza in Europa, e uno dei pochissimi che erano stati realizzati in Italia.

La distruzione ha un valore simbolico oltre che tragico (soprattutto per i dipendenti che ora rischiano di perdere il lavoro): i nuovi barbari distruggono un pezzo di cultura, cancellando questi mirabili ponti tra il mondo della ricerca e della scienza e quello di tutti i bambini, ragazzi, scuole, insegnanti e pubblico generico che popolava interessato, incuriosito e divertito la città ormai rasa al suolo.

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