sabato 7 dicembre 2013

Pearl Harbor

USS_California_sinking-Pearl_Harbor «Lo sapevate? Lo sapevate?», esplose stupefatto Adriano; mai la verità gli era parsa tanto lampante ed evidente come adesso.
«Certo che lo sapevamo, imbecille!», vomitò il generale McKenzie in un impeto di rabbia. «La finta provocazione, seguita dall’oltraggiata risposta è il canovaccio ideale per muovere una popolazione pavida e affogata nei suoi problemi quotidiani. È una tattica talmente buona che continuano a usarla anche oggi. Senza neanche un tocco di originalità… tanto chi se ne accorge?»
[da Grikon]
Il 7 Dicembre ricorre l'anniversario dell'attacco giapponese contro la base di Pearl Harbor, nelle Hawaii. In due  ondate di attacchi, circa 200 caccia e bombardieri, partiti da una task force di 6 portaerei,  danneggiarono tutte le corazzate e molti incrociatori  alla fonda nel porto, cogliendo i militari di sorpresa e causando circa 2400 vittime.
Impeccabile dal punto di vista tattico, la vittoria fu un fallimento dal punto di vista strategico. La maggior parte delle navi furono riportate a galla e molte di esse ripresero servizio nel secondo conflitto mondiale. Inoltre le portaerei, vera chiave della guerra del Pacifico (a partire proprio dall’attacco di Pearl Harbor) avevano lasciato la base giorni prima per una serie di esercitazioni.
800px-PearlHarborCarrierChart
La rotta seguita dalla flotta giapponese per attaccare Pearl Harbor
(da qui)
Inoltre, a causa di una serie di ritardi nella stesura della dichiarazione di guerra , l'attacco avvenne prima che gli Stati Uniti fossero informati dai canali diplomatici. Lo shock della popolazione per il proditorio attacco portò gli USA - sino ad allora neutrali - a dichiarare guerra al Giappone ed altre potenze 
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